le mie ultime letture

Al momento sono alle prese con "Sane occultism" di Dion Fortune, che sarà pure un libretto di appena un centinaio di pagine, ma boia se è pesante. Se poi ci aggiungiamo che ne leggo giusto un paio di pagine al giorno, quando sono a letto e sono già mezza rinco, è ancora più difficile da capire. E il suo modo di scrivere non aiuta... tempo fa avevo letto il suo "Psychic self-defense" quindi confermo: è pesante proprio di suo, la tipa. Ma sono appena ad un terzo quindi rimando i giudizi a quando sarò riuscita a finirlo.

Intanto questi qui sono gli ultimi tre libri che mi sono passati fra le mani in ottobre.

Goth Craft
The magickal side of dark culture
di Raven Digitalis
voto: 6/7

Oh, questo mi è piaciuto proprio tanto. Unisce due sottoculture che mi stanno molto a cuore, quella goth e quella neopagana, illustrando le caratteristiche della prima dieci volte meglio di libri che pretendono di parlare solo di questo, tipo quell'abominio inutile di "Goth Chic". Approfondisce il lato filosofico e psicologico di chi fa parte di questo mondo ed è qui che si intreccia con il discorso del paganesimo. L'autore ha una laurea in antropologia ma è evidente che sia molto portato anche per la psicologia perchè ne fa il fondamento di tutto il testo: ne è il punto forte. 

Affronta argomenti che mai prima d'ora altri autori pagani si erano sognati in includere nei loro libri, almeno per quel che ho potuto leggere io: i sentimenti, la depressione, l'accettazione di se stessi e degli altri, come incanalare a proprio vantaggio anche le emozioni negative... Come utilizzare a proprio vantaggio, psicologicamente e magicamente parlando, persino il vestiario, gli accessori e il trucco: detta così sembra una cazzata ma in realtà sono cose a cui non si pensa, ma che hanno una grande potenziale, se le si usa consapevolmente. Come usare la musica nel rituale, poi un capitolo su LGBT e su come sono visti all'interno dell'ambiente goth e pagano, ma anche di altre culture (antropologia all'ennesima potenza: mi piace). Fa anche un elenco dei vari strumenti per i rituali: voi direte "uff, lo fanno tutti, che ci sarà mai di nuovo?"... beh, di nuovo c'è che anche in quelle brevi descrizioni non è mai scontato. Infatti la bellezza di questo libro sta anche nel fatto che ti fa vedere le "solite cose" (per chi pratica già da un po', s'intende) in un modo completamente diverso e ti trovi spesso a dire "vah, non c'avevo mai pensato!"

Un'altra ragione per cui ho amato questo libro è che, per la prima volta, qualcuno si è degnato di far notare da dove proviene il rede wiccan, ovvero dalla storpiatura della legge di Thelema. Porca miseria, mi ci sono voluti quasi vent'anni e una montagna di libri neopagani per trovare finalmente qualcuno che avesse le palle di dire come stanno le cose. Perchè sai, se lo dico io, non mi si caca, ma se qualcuno con più credenziali lo fa notare, magari anche gli altri cominciano a rendersene conto. Grazie Raven!
Le uniche cose che non mi hanno fatto impazzire sono la lista di canzoni suggerite dall'autore che, per quanto bella (per chi come me ama la darkwave vecchio stile), è davvero troppo limitata... e l'ultimo capitolo sulla necromanzia: sarà forse perchè a me non interessa l'argomento, ma mi ha un po' annoiato.
Ci sarebbero da elencare tanti altri argomenti toccati in questo testo, tutti molto validi e spiegati bene, ma non voglio togliere la suspense XD 
Sicuramente è un libro da leggere, rileggere e consultare spesso.
Un consiglio: lo so che molti si sentono intimoriti quando si tratta di leggere libri in inglese, ma non serve essere madrelingua! Lui scrive in modo semplice, chiaro e scorrevole e secondo me, anche se con l'inglese non ve la cavate tanto bene, vale la pena di fare un po' di fatica e spolverare il dizionario. 
Non è solo un libro per chi si sente "goth": dovrebbe leggerlo qualunque neopagano.



Homemade magick
The musings & mischief of a do-it-yourself magus
di Lon Milo DuQuette
voto: 5/7

E' il secondo libro che leggo di DuQuette e confermo che trovo il suo modo di scrivere veramente divertente e al tempo stesso interessante. Ce ne fossero di autori come lui in questo campo! Che poi ogni volta che ho avuto a che fare con maghi cerimonialisti (o almeno così dicevano di essere), li ho sempre trovati enormemente boriosi e pieni di sè. Lon sembra essere fatto di un'altra pasta. 
Il libro è essenzialmente autobiografico, e parla della sua vita famigliare e di come lui e la santa donna di sua moglie (non lo dico per dire, lui la chiama "Saint Constance" XD ) siano riusciti a praticare arrangiandosi alla bell'e meglio tra alti e bassi finanziari nei loro quasi 50 anni di matrimonio. Ma non è solo un racconto: dà anche vari spunti pratici interessanti, anche per chi come me è anni luce lontano dalla magia cerimoniale... ad esempio, c'è un rituale di consacrazione che può essere facilmente adattato.
La prima metà del libro è suddivisa in capitoli che sono dedicati ad ognuno degli strumenti rituali, con la sua storia personale legata a questi oggetti, e idee su come ottenerli. Si parla anche di tarocchi, sigilli, di come creare dei gruppi di studio e di come crescere dei figli in questa cultura e, un punto secondo me rivoluzionario perchè nessuno lo affronta mai: come imparare. Imparare insegnando e imparare fingendo di essere già ciò che in realtà ancora non si è: "pretend!". E' un modo di porsi liberatorio.



Witchcraft on a shoestring
Practicing the Craft without breaking your budget
di Deborah Blake
voto: 2/7

Questo libro mi fa salire il nervoso per tre motivi:
1. Il primo libro che avevo letto di quest'autrice mi era piaciuto molto e perciò le aspettative erano alte
2. è un argomento così ricco che basta un po' di creatività per capire che un libro del genere avrebbe potuto essere di grande aiuto per molti
3. non mi capacito del fatto che ho speso soldi inutili per un libro che parla di come non spendere soldi inutili.
Insomma, "praticare senza sforare il budget"... questo dovrebbe essere il concetto. Purtroppo, quel che ne viene fuori è una serie di cazzate scontatissime, condite con una manciata di "modi per risparmiare" completamente inutili e degni della peggior puntata di Paint Your Life e con un'infinità (ben un terzo dell'intero libro!) di ricette di cucina, tutte di carne o grondanti di formaggio, per la gioia della vegana qui presente.
Ora... lo so, mi rendo conto di essere molto più creativa dell'umano medio, ma santo cielo, se vuoi scrivere un libro dove dai suggerimenti creativi, DEVI essere tu stessa una persona creativa! Quello che ho letto verrebbe in mente a chiunque: se mi dai trenta secondi me ne esco con almeno 10 idee migliori di quelle che si trovano qui.
Oltretutto, se dài certi suggerimenti, dovresti anche spiegare come metterli in pratica! Se suggerisci di farsi l'incenso in casa, dovresti spiegare per filo e per segno come si fa, idem per le candele... se dici di cucirsi un mantello in casa, non dico di inserire il cartamodello a grandezza naturale, ma almeno un disegno in scala su come farne uno per principianti. Non ci vuole mica tanto! Altrimenti che utilità può avere un libro del genere? E c'era veramente bisogno di 50 pagine di ricette? Ammettilo: non sapevi come riempire lo spazio.
Ah, che nervoso >.<

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