Garden Witchery: recensione

voto: 5/7


Ellen Dugan riassume perfettamente gli aspetti più pratici e organizzati del segno della Vergine. Ama essere chiara e concreta e, per essere ancora più cristallina quando spiega, non dice mai di no ad una bella lista. Io, che condivido il suo stesso segno zodiacale, non potrei essere più felice di trovare finalmente un libro chiaro, dove le nozioni vengono esposte in modo ordinato e consultabile. Ammettetelo: qualunque sia il vostro segno, anche voi non avete nessuna voglia di prendere un infinità di appunti solo perchè un autore salta di palo in frasca e butta nozioni a caso come fossero bastoncini del Shangai. Chiunque ama l'ordine, ma nessuno è capace di crearlo come un Vergine, c'è poco da discutere. Perciò iniziamo la recensione con una bella standing ovation per Ellen: sarebbe un'ottima insegnante...
...Se non fosse così impegnata fra il giardino e tre figli! Sì perchè la signora Dugan sembra la classica casalinga americana, se non fosse che il suo è molto più che un semplice giardino e la sua famiglia è pagana... e in questo libro imparerete anche a conoscerla perchè ne parla volentieri (ma sempre rimanendo in tema, sia chiaro). Una piccola nota fondamentale prima di procedere alla recensione vera e propria: l'autrice è laureata in giardinaggio all'università del Missouri e già da molti anni questa è la sua principale occupazione. Nel mondo pagano è ormai conosciuta come "The Garden Witch".

E ora mettetevi comodi perchè ha un bel po' di cose da dire. 
- Si inizia con una descrizione degli alberi, cespugli, fiori e piante medicinali più comuni e relativi usi magici, accenni folcloristici e nozioni botaniche di base (tipi di terreno, temperature, luminosità e altre cose tipicamente "da giardiniere").
- Riguardo ai fiori, apre una parentesi su quelli dai colori più inusuali, come i fiori neri, verdi e blu. Passa poi ad elencare le corrispondenze magiche a secondo del colore dei fiori (che in effetti è lo stesso del colore delle candele, che conosciamo un po' tutti...). Un capitolo è dedicato ad ogni singolo mese e al suo fiore (o fiori) corrispondente, e il successivo parla di folclore floreale e florigrafia, ovvero il linguaggio dei fiori: un'arte divenuta popolare nell'epoca vittoriana. A riguardo, l'autrice ha fatto molte ricerche in varie biblioteche e ci offre una lista florigrafica tratta da un raro libro sull'argomento, risalente al 1845.
- Un'altra lista di corrispondenze tra fiori e dee, e poi dedica qualche pagina all'arte del "simpling": a tradurla in italiano non rende l'idea, ma in essenza è l'arte di usare un solo ingrediente (fiore o erba) per un incantesimo (specialmente per sacchetti o piccoli bouquet).
- Ed eccola qui una spiegazione su questi piccoli "bouquet parlanti", detti "tussie-mussies" (la loro origine risale al XV o XVI secolo): piccoli mazzetti di erbe e/o fiori con un preciso significato che venivano portati come protezione. Propone 3 composizioni, più una lista di piante/significati per permettere al lettore di crearne di proprie. In più suggerisce uno schema per coltivare alcune piante utili a questo scopo in un'unica aiuola.
- Giardini di specifiche tipologie: giardini in ombra (e i diversi tipi di ombra) e giardini notturni.
- Piante velenose: perchè evitare di piantarle se si hanno bambini piccoli o animali curiosi, e una sua personale esperienza con la datura (che in effetti è molto simile a quello che è successo a me con l'aconito... allora non sono pazza! O.o)
- Combinazioni di fiori in vaso e piante protettive da tenere fuori dalla porta di casa.
- Coltivare il proprio giardino secondo i cicli lunari (cosa piantare, seminare, trapiantare, rinvasare, potare e raccogliere nelle varie fasi lunari)
- Ancora più nello specifico con la luna nei vari segni: ad esempio, trapianta o rinvasa quando la luna è in uno dei segni di terra, ma aspetta che sia in un segno d'aria per sistemare i rampicanti.
- Giorni della settimana: corrispondenze con i pianeti e relative piante.
- Un capitolo tutto sulle fate. sì, di questo non ne sono entusiasta: trovo ancora difficile crederci, ma è un problema mio. Comunque se non altro, la Dugan vede questi esseri come spiriti elementali... mh, per me è già più accettabile. Parla di come invitarle in casa o in giardino, le loro piante preferite e anche come allontanarle quando cominciano a fare troppi brutti scherzi.
- Sacchetti per ogni evenienza e dream pillows (spiega anche come cucirli, per chi non ha molta dimestichezza con ago e filo). Offre anche una decina di "ricette", tra le più usate, ad esempio un sacchetto per protezione, prosperità, viaggi o fortuna ecc... (queste ricette comprendono il colore di tessuto da usare, erbe, cristalli o pietre e a volte sale, piume...)
- Sali da bagno: sette ricette molto semplici che fanno accendere la lampadina del "che regali faccio per Yule?". Tra l'altro, anche se dà solo 7 esempi, una volta che si conosce il significato delle erbe, se ne possono creare un'infinità.
- Ghirlande: come farle, più 4 esempi stagionali
- qualche piccola lista di corrispondenze per erbe, cristalli, colori...
- un capitolo sulle festività in famiglia, con una descrizione degli 8 sabbat, ma ovviamente dal punto di vista di una "strega giardiniera", ovvero celebrare la natura stando in contatto con essa. Ci sono anche alcune idee creative da fare con i bambini.
- Come trasformare un giardino qualunque in un giardino magico: la frase chiave è - traduco -: 
"In realtà, la differenza tra un giardino magico ed uno normale è l'atto intenzionale di consacrare l'area allo scopo di creare un luogo sacro permanente".
- Chiamare gli angoli con l'aiuto delle piante
- Creare i propri incantesimi, aiutandosi con tutte le tabelle e corrispondenze contenute nel libro e usando un utile schema che l'autrice stessa usa.
- conclude con 30 pagine bianche che dovrebbero essere lo spazio per scrivere il proprio diario: questa è l'unica nota negativa, nel senso che dubito che qualcuno le sfrutti: ma non essendo un problema di contenuti, direi che hanno semplicemente sprecato carta ma vabbè...
- Il libro si chiude con un'interessante bibliografia.
Da notare che la Dugan consiglia Cunningham come importante fonte di informazioni sulle erbe, ma lo fa in quello che è il suo primo libro. Successivamente anche lei, come ho già detto, è diventata un'autrice importante in questo campo, con le sue pubblicazioni successive... che comunque devo ancora procurarmi, quindi ne riparleremo più avanti.

      In conclusione, questo libro lo consiglio a tutti quelli che hanno un seppur minimo interesse verso le piante. Magari troverete più utili i consigli di giardinaggio se avete la fortuna di avere un giardino tutto vostro, ma anche chi come me può crescere solo qualche felce in appartamento troverà tanti spunti e idee da mettere in pratica. E poi ti fa veramente venire voglia di mettere le mani nella terra: e immaginarti in quella situazione è già sufficiente a metterti di buon umore.

3 commenti:

  1. Niente, avevo già un'idea di comprarlo dopo esser rimasta piacevolmente colpita da "Natural Witchery" e questa recensione mi ha definitivamente fatto decidere.
    *rompe il salvadanaio*
    Grazie per le tue preziosissime recensioni ^.^

    RispondiElimina
  2. infatti io mi sono innamorata dei suoi libri proprio leggendo Natural Witchery! ^^ Lo so, ci prosciughiamo il portafogli, ma almeno sai che sono dei libri di una certa qualità. Tante volte si compra a scatola chiusa non sapendo se ne vale la pena e leggendo solo qualche recensione del tipo "sì mi è piaciuto" e punto. Ecco perchè io le faccio così lunghe: prendo appunti man mano che leggo così poi posso dire esattamente di cosa parla e uno si fa un'idea migliore. Quindi se le ritieni "preziosissime", vuol dire che sono riuscita nel mio intento e questo mi fa molto piacere ^_^ <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "In realtà, la differenza tra un giardino magico ed uno normale è l'atto intenzionale di consacrare l'area allo scopo di creare un luogo sacro permanente". głowabrak>:*

      Elimina