Autumn Equinox (recensione)

Autumn Equinox
di Ellen Dugan
voto: 3/7

Sinceramente non so dire cosa speravo di trovare in questo libro che non sapessi già, che non potessi trovare facilmente su internet o che non potessi inventare da sola. Forse è stato solo il mio amore per questa stagione e per questo sabbat che mi ha spinto ad includere Autumn Equinox nell'ordine di Amazon. Ma, pensandoci bene, non mi sono mai aspettata chissà quali rivelazioni, e avevo ragione.
Questo è il quarto libro che leggo di Ellen Dugan, e devo dire che, in generale, i lati positivi e quelli negativi sono sempre gli stessi. Da una parte c'è la buona organizzazione, l'approccio concreto, il focus sul mondo naturale e i simpatici aneddoti familiari. Dall'altra l'uso esasperante di incantesimi in rima per ogni cosa e il frequente richiamo al mondo fatato.
Questi sono punti classici di tutti i suoi libri, ma concentriamoci solo questo: è un approfondimento della festività di Mabon, nel senso che ne parla per 192 pagine, ma non è che approfondisca veramente tanto... è un libro che consiglierei ai wiccan alle prime armi per avere molte informazioni di base tutte insieme e a portata di mano. 
E' bella la parte mitologica e ho apprezzato sia l'intera trascrizione del "John Barleycorn" di Robert Burns (la mia anima scozzese ringrazia), sia le pagine dedicate a Nehalennia che prima d'ora era sempre stata snobbata dai soliti elenchi di dee.
Ci sono diverse parti che ho letto "a volo d'uccello", come l'elenco dei fiori e degli alberi della stagione con i relativi approfondimenti: quel capitolo l'ho visto molto come "libro da consultazione". Che poi a dirla tutta, questi elenchi mi sono sembrati incompleti, cosa che mi ha dato un po' fastidio, considerato che la Dugan è specializzata proprio in botanica. Specializzazione che avrebbe potuto sfruttare molto meglio dando un tono diverso al libro: invece di infarcirlo di incantesimucci da telefilm, avrebbe creato un'opera molto più valida sotto molti aspetti se solo avesse fatto per altri capitoli quello che ha fatto descrivendo il decadimento della clorofilla. Spiegare come le foglie prendano i loro colori autunnali da un punto di vista botanico, quindi scientifico, e far capire l'intrinseca magia di questo cambiamento è stato il pezzo migliore di tutto il libro. Avrebbe potuto farlo per molti altri argomenti, spostando così il focus dalla solita serie di divinità, corrispondenze, candeline e rime ad un'impostazione scientifica che avrebbe davvero avvicinato alla terra chi dice di praticare una spiritualità della terra. Mi spiego? Credo sia giunto il momento in cui i neopagani che mettono l'accento sul legame con la Terra imparino finalmente come questa funzioni e cerchino così di capire il respiro del pianeta anche con i mezzi scientifici moderni. Ellen Dugan, "the garden witch", con le sue conoscenze botaniche avrebbe potuto rappresentare qualcosa di importante nel mondo delle pubblicazioni neopagane. Peccato.
Ma sto divagando... tornando al libro, così come si presenta, vediamo nella seconda metà altri argomenti, quali magia con i colori autunnali delle foglie, i simboli di Mabon (mele, uva, mais, la cornucopia, grano, zucche eccetera, tutti capitoli con storia, mitologia e... uff... incantesimi in rima), candle magick e - dea dammi pazienza - quasi venti pagine di ricette (per lo più di carne e formaggi, compresa un'anatra selvatica che mi fa pensare che qualcuno dei suoi vada pure a caccia) e di... ehm... benedizioni del cibo e della tavola... tipo la "All-purpose spell to bless food"... una roba che cola buonismo religioso american-style da ogni lettera.
Devo ammettere che quella parte mi ha un po' nauseata e mi ha fatto pensare che forse è il caso di smetterla di comprare i suoi libri.
L'ultima parte di progetti decorativi fai-da-te poteva tranquillamente essere evitata: andate su Pinterest e trovate di meglio.

In conclusione... meh... per apprezzare davvero questo libro devi essere:
1) wiccan
2) agli inizi
3) con tanta voglia di fare incantesimi per qualsiasi cosa
4) e con poca voglia di uscire realmente di casa se non per andare al parco a raccogliere quel po' di foglie che ti servono per il punto 3

Che delusione :(


2 commenti:

  1. Hm, ammetto che mi sarebbe piaciuto prenderlo (della Dugan sto leggendo Natural Witchery)...userò i miei risparmi per altri libri, allora XD
    Grazie per le tue recensioni, sempre fatte bene :)

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  2. ciao Eileen, grazie ^^ Natural Witchery mi era piaciuto molto di più, anche se il migliore tra i suoi per me rimane Garden Witchery ;)

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