Il libro delle ombre (recensione)

Il libro delle ombre
di Cate Tiernan
voto: 2/7

Primo volume della serie "Sweep".
L'ho scoperto e ho deciso di leggerlo subito dopo aver finito "I Diari delle Streghe", sperando di prolungare un po' quell'atmosfera (ma non ha funzionato). 
Leggendo le prime pagine, avevo voglia di mollarlo perchè lo stile mi irrita abbastanza, il modo in cui si svolgono i dialoghi non è sempre chiaro e la punteggiatura lascia un po' a desiderare. Ma ho continuato, e le prime 50 pagine mi hanno preso bene, tanto che già pregustavo la lettura dei successivi 14 (!) volumi della saga. 
Poi però, il disastro. Quando l'interesse della protagonista per la Wicca si fa più profondo, escono i peggio mostri dalla penna dell'autrice e si capisce che tutto quello che sa della Wicca l'ha appreso - ahimè - dai libri di Buckland: infatti non fa che ripetere quanto la Wicca sia una religione antichissima (*aaaarrrrrgghhhh*), la mena una cifra con la legge del tre e con quanto le streghe siano buuuooooneeee (ho capito, ma messa così, è talmente zuccherosa e buonista che mi si stanno cariando i denti), fino a sprofondare nel baratro del più sconvolgente WTF!?! quando la protagonista decide che può essere sia wiccan che cattolica. *uccidetemi ora*
...E tutta un'altra serie di cose che sono più "orrori" che "errori"...


---- da qui in poi, attenzione SPOILER! ----
...con una zia lesbica messa lì solo perchè fa fashion avere una zia lesbica; con la protagonista che è l'ennesima variazione sul tema "Bella Swan", timida / impacciata / nulla-di-particolare, che tra l'altro è un po' anche la descrizione di Cassie de "I Diari delle Streghe" che la Tiernan ha contribuito ad editare (e da qui si capisce perchè certe cose sono scopiazzate), il tutto infiocchettato dalla classica cotta adolescenziale per il bel tenebroso di turno. 
Unico lato "positivo" è una convincente Bree, la migliore amica della protagonista che, nella sua scalata ai pantaloni del bel tenebroso sopracitato, dimostra tutta la sua sociopatia galoppante: ed è sempre una buona cosa quando riesci a detestare un personaggio, perchè vuol dire che l'autore ci si è messo d'impegno. Il problema è che Bree è l'unico personaggio con un po' di profondità, il che mi fa pensare che la Tiernan si sia ispirata ad una sua amica schizzata realmente esistente, mentre tutti gli altri personaggi sono assolutamente piatti.
---- fine SPOILER ----


In sintesi... meh... E' roba che potrebbe piacere davvero solo a una quattordicenne wiccaminkia con le idee confuse. 
Come voto avrei messo 3 su 7, ma la bordata catto-wicca merita un abbassamento di un intero punto.

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