Le ciofeche del 2016

Il 2016 è stato un anno ricco di letture mediocri.
Davvero! Ma non è per fare la snob... in realtà è colpa mia perchè in certe giornate, se mi cadeva l'occhio su un'offerta, ero capace di portarmi a casa qualsiasi cosa che non fosse un Harmony.



E' stato soprattutto l'anno de...

i famigerati "Insuperabili"
della Newton e Compton: roba che già dal nome della collana ti chiedi se ti stiano trollando. Insuperabili? Insuperabili riguardo a cosa? Rispetto a chi? In effetti di insuperabile hanno un paio di cose: la bruttezza della grafica e l'assurdità delle traduzioni dei titoli. C'è un aggettivo nella lingua inglese che in italiano non trova giustizia: cringeworthy. Rispecchia appieno quello che ormai provo alla sola vista di un libro di questa collana. Averne uno sullo scaffale mi fa lo stesso effetto di vedere delle biete cotte nel minestrone.
Ne ho letti talmente tanti, e sono stati talmente squallidi nel 99% dei casi che dubito avrò in futuro il coraggio di comprarne un altro. Posso solo dire che una delle poche eccezioni è Marcello Simoni: e mi dispiace sinceramente di vedere i suoi libri messi "in serie" accanto a cotanto trashume.

Neil Gaiman
Lo ammetto: forse è perchè ammiro lui come individuo e artista, ma mi sento una brutta persona per il fatto di non riuscire ad apprezzare i suoi libri. Credo di averne iniziati quattro o cinque. Finito nessuno. Non ce la faccio. Perdonami Neil.

I classiconi
Quelli adorati e osannati da tutti. E che mi hanno lasciato di melma.
E non date la colpa alle aspettative troppo elevate, perchè ci sono stati dei classiconi che ho adorato nonostante l'hype. Ma non questi: il Grande Gatsby, Mattatoio n.5, Le Cronache di Narnia, Dubliners, Il vecchio e il mare. Soprattutto quest'ultimo. Mammamia la bruttitudine.

Gli strombazzati
- Donne che corrono coi lupi... non so neanche da dove cominciare per far capire quanto astio io abbia verso questo spreco di carta.
- La maga delle spezie, per il quale non nutro livore: l'ho solo trovato molto noioso e mi aspettavo molto di più. Maledette aspettative.

gli Young Adult 
Silver e Shadowhunters. Ho letto i primi due della trilogia di Silver perchè obiettivamente il primo non era proprio bruttissimo... e con Shadowhunter credo di aver resistito fino a metà del primo libro prima di mettermi le mani nei capelli. Gli dei ci liberino dall'orda barbarica di questo genere che, a parte rarissime eccezioni, continua a sfornare mostri.

I Morganti della Morganti
E' facile saturare il mercato quando sei sia scrittore che editore. Se siete mai capitati in una libreria friulana, molto probabilmente sarete incappati nell'onnipresente Monte Fato dei libri di Morganti editi da Morganti. E nei libri della Conte, moglie del Morganti ed editi da Morganti. 
Con il titolo altisonante de "Il giardino del Benandante", era già partito tentando di mungere la vacca di Carlo Ginzburg e avevo sentito puzza di bruciato fin dalla prima volta che l'ho visto in libreria... infatti mi ci è voluto qualche anno per convincermi a leggerlo, e solo perchè l'ho trovato usato. E anche se l'idea di fondo era interessante, per me ha toppato. Mentre l'esordio della Conte con "La gatta che vedeva le streghe" tentava di mungere la sorella della suddetta vacca (benandanti, streghe... siamo sempre là), toppando pure peggio, ma mooolto peggio. Ma oh, gusti son gusti... evidentemente io sono in minoranza perchè questi due continuano a sfornare libri su libri. Quindi magari alla gente piacciono, che devo dire... Io faccio il Simon Cowell della situazione and it's a no from me.

Ecco, questi sono stati i peggiori... prossimamente un post sui libri che ho amato di più nel 2016.
(ebbene sì, ogni tanto riesco anche a fare dei complimenti)

Nessun commento:

Posta un commento